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Risultati di ricerca

lunedì 29 febbraio 2016

La macchina "protagonista" in American Tabloid

La macchina che senza dubbio assume un ruolo da protagonista nel libro American Tabloid è l'automobile.


Nel testo letterario, la presenza di questa macchina è frequente ed utilizzato molto spesso come mezzo per cambiare scenario, dare enfasi alle azioni, descrivere personaggi, raccontare inseguimenti e complotti. Ecco alcuni esempi tratti dall'opera:

"Pete fumava una sigaretta dopo l'altra. Fulo accese la radio del taxi: una trasmissione religiosa in spagnolo. Qualche pullman ripartì. Due auto cariche di prostitute si fermarono nel parcheggio: una batteria di donnine cubane con la scorta di alcuni sbirri fuori servizio. Jimmy distribuiva domande d'acquisto come un piazzista. Alcuni Teamster salirono in auto e ripartono sbandando ubriachi ed eccitati. Il polacco montò su una Chevy a noleggio e slittò ghiaia come se avesse un appuntamento scottante...salirono sulla slitta tigrata. Fulo premette l'acceleratore a tavoletta...Pete scorse le luci posteriori della Chevy. Fulo accelerò e la tamponò. L'auto perse il controllo e finì fuori strada spezzando qualche alberello e fermandosi"(Cap. 7 - pp. 122-123)
In questo passo si trovano le diverse tipologie di automobili per descrivere un momento saliente, come un inseguimento. Le auto sono protagoniste tanto quanto i personaggi e l'inseguimento è descritto senza entrare nel dettaglio dei pensieri dei singoli protagonisti umani.

E ancora:
"Freddy aveva lasciato un messaggio sotto il tergicristallo...Pete salì sul retro del furgoncino...le bobine ruotavano. Le luci lampeggiavano. Le lancette dei livelli vibravano...Pete aprì un finestrino laterale per far entrare un filo d'aria. Il classico federale passò accanto al furgoncino...Gli abbiamo dato fuoco nella sua auto in una discarica di rifiuti...Freddy salì sul furgoncino...Sono parcheggiato qui davanti a tutte le ore del giorno e della notte.."(Cap. 10 - pp. 152-155)
L'introduzione a questo capitolo riguarda proprio le diverse parti dell'automobile. In questo caso, i diversi componenti creano l'atmosfera dell'intero capitolo, basato sullo spionaggio. L'automobile è inoltre usata come mezzo per rappresentare le tecniche di spionaggio, i.e. l'appostamento. 

[In aggiornamento]





martedì 23 febbraio 2016

Tassonomia delle macchine


L'argomento della mia ricerca purtroppo non prevede l'uso di una varietà tale di macchine da poter scrivere uno schema tassonomico. Per questo workshop riporto i codici di calcolo utilizzati nel mio lavoro di simulazione e uno schemino molto semplice dei reattori chimici che sono coinvolti nell'industria di processo. In realtà l'applicazione finale della mia ricerca sarà anche legata a simulare problemi di mixing in reattori industriali.

lunedì 22 febbraio 2016

La macchina nella Pubblicità

 

 La ricerca sposta l'attenzione al trovare un riferimento alla macchina in motti e pubblicità famose.
E' semplice iniziare da citazioni che si trovano nella vita di tutti i giorni, tra cui il famoso spot Volkswagen:

 "Das Auto" - "The car" - "La macchina" per eccellenza, non una semplice auto...









 Ma anche un po' meno famosi come:

  • "Allibert. L'idromassaggio si dà delle arie."

  • "La lavatrice vive di più con Calfort"

  • "E' sempre l'ora dei Pavesini"




  • "MTV, I want my MTV" (Music Television)

  • "BMW, the ultimate driving machine"





"The Advertising History of the Berliner Gramophone & Victor Talking Machine"

La macchina in "American Tabloid"


 Il concetto di Macchina in American Tabloid è ampiamente presente. La prima frase del primo capitolo ad esempio recita (Pag. 9) :

 1) "He always shot up by TV light"
      "Si faceva sempre alla luce del televisore"

 Nel libro, è possibile notare come l'elemento macchina sia associato molto spesso ad azioni che hanno un risvolto negativo, oppure a scandire il passare del tempo e l'alternarsi delle scene. Un altro esempio (Pag. 9):


2) "He checked his watch, antsy"
    "Controllò l'ora, teso"

 E ancora nei seguenti passi:

3) " Huges tapped his remote-control gizmo."
     "Huges premette il pulsante sul telecomando"

4) "Surveillance cameras were mounted on the roof and the upstairs landings -- aimed at Mrs. Huges' bedroom next door"

5) "They took separate cars downtown. Gail sat the bar; Peter grabbed a booth close by and nursed a highball"

6) "Peter scanned the room, X-ray-eye-style"

7) "Peter dropped his camera and picked him up by the neck. Pete laid his pitch out nice and slow"

8) "One, two, three --- flashbulb blips Tommy-gun fast. The whole goddamn room went glare bright"

9) "Pete stuck by the watchdog house phone"

10) "Right now I'm cold. It's cold in Chicago. I'm calling from a pal's house, and the heater's on the blink. Are you sure your phone's not tapped?"

11) "He booked a midnight flight. He used a fake passenger name and charged a first class seat to Hughes Aircraft. The plane landed at 8:00 am., on time."

...

 Nelle prime 150 pagine del libro è possibile trovare almeno 20 riferimenti espliciti alla macchina

 Effettuando una ricerca su alcune parole chiave si nota che:

 La parola "macchina" è sempre associata a "fotografica"
La parola "foto"               compare 66 volte
La parola "aereo"            compare 30 volte
La parola "auto"              compare 320 volte
La parola "televisore"      compare 14 volte
La parola "gioco"            compare 38 volte
La parola "pistola"          compare 41 volte
La parola "cannone"       compare 14 volte
La parola "orologio"       compare 21 volte
La parola "microfono"    compare 25 volte
La parola "telefonata/e" compare 35 volte
La parola "chiamato/a"  compare 81 volte
La parola "telefono/i"     compare 160 volte


venerdì 12 febbraio 2016

La macchina in logo

Dopo l'aspetto "sapiens" dei post precedenti, è arrivato il momento di passare all'aspetto "ludens" della ricerca.

Può sembrare semplice trovare logo che richiamino la macchina in brand famosi legati all'industria manifatturiera. In realtà è più semplice trovarli in quegli aspetti legati al gioco e alla distrazione. Questi restano più impressi nella mente di chi li vede, poichè vengono forse associati non ad un'obbligazione ma ad uno svago.

Quelli che vi propongo sono legati ad una famosa azienda di distribuzione di videogiochi online che vanta i maggiori titoli attualmente sul mercato: Steam
Il logo della 20th Century Fox, con i suoi fari rivolti verso la famosissima scritta:

Il tradizionale robottino di Android:
La città di Houston, Texas che ha, nel corso della storia, mantenuto il tema della macchina nel suo logo:

Le macchine dai nomi strani



Il campo della fluidodinamica computazionale non offre particolari spunti di ricerca di macchine con nomi strani. Come disciplina però può essere applicata a tantissimi settori diversi in cui compaiono i misuratori più strani possibili. Eccone alcuni esempi:


Ad esempio chi di voi a casa non ha un eliofanografo?
Strumento utilizzato nella metereologia per misurare le ore di luce durante un giorno in cui il sole è sopra la linea dell'orizzonte libero da nubi.
Etimologicamente deriva dal greco ed è un composto di elio 'Hλιος (Hḗlios)Sole' -, pháinein [ phainomenon - φαινοµενον] 'apparire' e -grafo [γράϕοςovvero  'Strumento o apparecchio che segna'
Il funzionamento prevede la bruciatura di una carta fotosensibile a cui è attribuibile la durata delle ore di sole durante il giorno.

Di più nota conoscenza è invece il catarometro...
Il nome deriva dal greco: 
'καθαρός - khataros - pulito' , metriā - misurare
E' uno strumento utilizzato per determinare la composizione di un gas (la pulizia) basandosi su misure calorimetriche.

Per concludere in tristezza vi propongo il deprimometro.
Al contrario di quanto possa sembrare dal nome, il deprimometro (che forse prende il nome proprio dal suo layout) è utilizzato per misurare il tiraggio delle canne fumarie basandosi sulla differenza di pressione tra due canne.

Etimologicamente deriva da depressio + metria (vedi prima):

depressióne s. f. [dal lat. depressio -onis, der. di deprimĕre «deprimere», part. pass. depressus]. – 1. L’atto, il fatto di deprimere, di portare cioè a un livello più basso. Chiaramente riferito alla pressione..

La "macchina" nel mio percorso di Ricerca

Pensando all'idea di macchina e allo stato prematuro del mio percorso di ricerca, viene naturale etichettare il concetto di idea come macchina motrice. L'idea che raccoglie, sfrutta, "ruba", come materie prime, pensiero e fantasia per modificare lo stato emotivo e produttivo di un sistema.
Pensate a quanti di noi, oggi, sarebbero soltanto semplici personaggi in cerca d'autore se non venissero mossi e smossi dal nascere continuo di idee. E se quel giorno Newton si fosse limitato a calciare e imprecare contro la mela?







Volendo essere professionali, è semplice descrivere l'oggetto della mia ricerca con parole difficili, ovvero vorrei proporre un sistema open-source di accoppiamento CFD e DPD per la simulazione su macroscala di fluidi complessi utilizzando coefficienti di trasporto stimati alla meso-scala. Boh...
In parole molto spicciole, si vuole stimare una proprietà di un fluido, esempio la viscosità, tramite modelli approssimati di dinamica molecolare e trasferirla in un codice di fluidodinamica computazionale; il tutto gratis.

Per fare questo, le macchine che utilizzerò e che formano gli ingranaggi nella lampadina delle idee sono:
  • Le idee...
  • Gli immancabili calcolatori!

  •  Codici di Fluidodinamica computazionale:
  • Codici di Dinamica Molecolare:
  • Codici di programmazione per collegare le scale

lunedì 8 febbraio 2016

La Macchina da Piccoli

La Macchina da Piccoli


La Macchina da Piccoli
era quella del Capo, che aveva quasi sempre  un buco nella gomma,
Ma che si poteva riparare 
con un chewing-gum!




...La macchina da Piccoli era nutrire, lavare e far giocare quadratini che puntualmente morivano dopo 1 mese... 









...La macchina da Piccoli
 non era solo quella di Papà,
Era una città vivente, con edifici, ponti
autostrade, gare clandestine, cantieri e
aeroporti!





...La macchina da Piccoli era formata da 6 tasti, 2 dei quali inutili, che con qualche colore e suono ti occupava le giornate